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Lucca Comics. La guerra delle vendite tra editori e librerie

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Come ogni anno, a Lucca Comics esce sempre la ormai 'storica' questione delle novità portate in fiera, volumi che gli editori vendono direttamente al pubblico e che rischiano di creare gravi disagi economici alle librerie specializzate.

Lucca Comics. La guerra delle vendite tra editori e librerie-Gianfranco Broun- Ogni fiera ha il suo argomento fisso, da affrontare annualmente edizione dopo edizione, che la caratterizza. Anche Lucca Comics and Games ha la sua e si incentra sul rapporto conflittuale tra editori e librerie durante le manifestazione, quella toscana in particolare.

Molte librerie specializzate lamentano che molte case editrici colgano le diverse mostre-mercato per portare nuovi titoli e anteprime dei loro volumi. Titoli che i negozianti stessi hanno prenotato mesi prima ma che gli editori possono vendere al pubblico direttamente, senza intermediari, così da avere un guadagno ben maggiore, che però rovina la piazza dei librai, i quali si trovano così con un netto calo delle vendite nel periodo successivo alla fiera.

A Lucca questo è particolarmente sentito visto che le novità e le anteprime sono veramente tantissime. Talmente tante che “in quattro giorni si concentra almeno il 60-70% di novità immesse sul mercato delle fumetterie. E questo per molte librerie specializzate è quasi insostenibile” ci dice Alessandro Bottero, traduttore ed editore. “Lucca Comics and Games è il momento in cui è presente il maggior numero di novità editoriali in tutto il corso dell'anno. Questo fa si che il lettore ha a disposizione la vetrina più ampia possibile di novità, anche molto belle” continua. “Ma ciò comporta un impegno economico nel trimestre novembre – gennaio, da parte delle fumetterie, estremamente elevato perché devono assorbire spesso l'emissione sul mercato di molti più prodotti, con esborsi maggiori”.

Tanto più che con diversi editori bisogna lavorare di netto anticipo, anche diversi mesi, senza sapere esattamente quando il titolo in questione verrà messo sul mercato e distribuito. Come ci spiega Francesco Settembre, titolare di una fumetteria di Terni, Antani, e fondatore dell'Afui, l'associazione fumetterie italiane: “Noi non sappiamo mai con chiarezza quali sono le cose che vengono presentate a Lucca. Spesso vengono accumulate novità per mesi e poi vengono portate alla manifestazione. Non c'è questa chiarezza quando noi effettuiamo l'ordine”. Tanto più che a complicare il tutto ci sono due fattori: “il primo è che molti editori piegano i calendari delle uscite alle loro necessità e alle fiere. Tu vedi certi titoli uscire solo in prossimità di grandi manifestazioni; quindi vengono portati prima in queste e poi distribuiti. La seconda è che non avendo il diritto di reso, i prodotti in uscita a novembre io li ho prenotati ad agosto, se non prima, e non ho più possibilità di modificare l'ordine. Una volta che esce a Lucca io non ci posso fare niente”.

Una visione che però non è condivisa da Paolo Accolti Gil, editore e titolare di ItalyComics: “Abbiamo fatto una prova: l'anno scorso abbiamo portato il primo numero di Game of Thrones ed era passati almeno cinque mesi dopo che era già uscita in fumetteria. Solo che nelle fumetterie ne avevano presi pochissimi volumi e a Lucca è andato a ruba”. Secondo lui “Non è così. Questa cosa che si dice può essere vera per i grandi editori, per Panini e per Lion. Uno va là e compra il volume per dare in seguito disdetta alla fumetteria. Ma per quello che riguarda i piccoli editori, cioè quelli che le fumetterie trattano poco o niente, è ovvio che non è così. Inutile generalizzare quando dicono editori: dovrebbero fare nomi e cognomi. A quelli grandi le fumetterie finiscono per fare da magazzino, noi però queste uscite le facciamo per il motivo opposto, ovvero visto che le vendite in fumetteria sono diventate oramai ridicole, per forze di cose uno si deve rivolgere a Lucca”. Ci porta poi un altro esempio: “Abbiamo pubblicato Pacific Rim, che è andato meglio di Games of Thrones; lo abbiamo fatto uscire a luglio, sotto il film. Schifato. Poi vediamo che va a ruba su Amazon o a Lucca. Io le copie che ho venduto non le ho sottratte alle fumetterie perché queste le hanno avute 4, 5 o 6 mesi fa. Sotto questo punto di vista quello che dicono è sbagliato”.

Una visione ancora diversa è quella di Jacopo Masini, Responsabile della Comunicazione SaldaPress: “La preoccupazione delle fumetterie è comprensibile. In questo senso noi e Bao, come abbiamo comunicato a Lucca, stiamo organizzando una serie di iniziative proprio per i retailer, per allargare la platea dei lettori e preservare luoghi fondamentali come le fumetterie. Ci piacerebbe iniziare seriamente a collaborare, invece che farci la guerra o polemizzare. In fondo, se molti nuovi lettori arrivano da noi a Lucca e acquistano, ad esempio, i primi albi di una serie come The Walking Dead, continueranno ad acquistarla proprio in fumetteria. Ci muoviamo nella stessa direzione, lavoriamo per lo stesso obiettivo: aumentare il numero dei lettori".

Io credo che c'è un principio molto empirico e pragmatico” ci dice Bottero. “Ogni prodotto ha un numero massimo di venduto possibile. Molti prodotti di piccoli editori chiaramente raggiungono questo numero massimale di vendite a Lucca e allora poi vendono pochissimo nel corso dell'anno nelle fumetterie. Ci sono editori che in fumetteria non sono presenti o quasi che riescono a vendere anche 500, 600 copie di un volume a Lucca e ne vendono magari 10 nel resto dell'anno. Questo è un circolo vizioso se vogliamo, perché poi l'editore non viene richiesto dalle fumetterie, lui si fida sempre meno del circuito libraio e si fida sempre più del circuito mostre, per esempio Lucca. Forse il problema è trovare modi per raggiungere questi lettori anche al di fuori delle manifestazioni”.

Possibili soluzioni?

I negozianti hanno in un certo senso ragione se chiedono una maggiore ottimizzazione della pubblicazione delle novità nel corso dell'anno” continua Bottero. “L'unica soluzione, stiamo parlando di piccole realtà editoriali e non di grandi che vivono sulle vendite costanti ogni mese in edicola e fumetteria, come può essere Panini, Bonelli, Lion e Star Comics, di soggetti editoriali che vivono molto sulla vendita diretta, è che nei primi 6 mesi dell'anno il mondo del fumetto riesca a realizzare un secondo momento grande quanto Lucca per le vendite. Se ci fosse, gli editori potrebbero calibrare le uscite in due momenti”.

Diversa l'idea di Settembre: “Non danneggerebbe assolutamente gli editori far uscire le novità almeno una settimana prima della manifestazione. Alcuni iniziano a farlo, come Bao Publishing o J-Pop e per alcune cose anche la Panini. Io posso capire se hai un autore ospite, se fai una variant, ma per il resto sono tutte cose che potrebbero uscire una settimana prima. Non farebbero alcun danno agli editori. Questo è parzialmente cambiato negli ultimi anni, segno che forse qualche ragione ce l'abbiamo, però rimane sempre questa forte sensazione di essere un po' fregati dall'editore, che potrebbe tranquillamente darci delle copie prima di portarle in fiera. Con poca buona volontà questa prassi può cambiare e non portare danni agli editori che hanno la possibilità di vendersi un sacco di cose nella manifestazione. Il problema è che in questo settore l'editore e il distributore cercano sempre di bypassarti e di vendere al tuo cliente. E' questa la cosa fastidiosa”.

 

 


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